- Gizela Mickiewicz,
- Alessandro Teoldi
Grappling with Gestures, the Gaze Wanders
Renata Fabbri è lieta di annunciare Grappling with Gestures, The Gaze Wanders, la doppia personale di Gizela Mickiewicz e Alessandro Teoldi. Il progetto riunisce una selezione di opere preesistenti e di nuove produzioni, nel tentativo di mettere a confronto per la prima volta le pratiche dei due artisti i quali, attraverso l’uso di linguaggi e vocabolari visivi eterogenei, indagano i concetti di intimità, memoria, ricordo e tensione corporea, scivolando tra approcci figurativi e astratti.
(...)Renata Fabbri è lieta di annunciare Grappling with Gestures, The Gaze Wanders, la doppia personale di Gizela Mickiewicz e Alessandro Teoldi. Il progetto riunisce una selezione di opere preesistenti e di nuove produzioni, nel tentativo di mettere a confronto per la prima volta le pratiche dei due artisti i quali, attraverso l’uso di linguaggi e vocabolari visivi eterogenei, indagano i concetti di intimità, memoria, ricordo e tensione corporea, scivolando tra approcci figurativi e astratti.
Realizzate principalmente con ritagli di coperte da viaggio distribuite dalle compagnie di volo internazionali (spesso accoppiate con cotone, lino e altri materiali), le composizioni tessili di Teoldi sono animate da silhouettes nell’atto di mostrarsi e nascondersi, cercarsi e respingersi in situazioni di contatto fisico, timidezza o desiderio: quel momento di “quasi” sospensione che invita a rintracciare connessioni e legami possibili.
Alludendo anch’esso alla figura umana e alla plasticità dei significati che essa può veicolare, la produzione scultorea di Mickiewicz indaga invece l’orientamento corporeo nel mondo e le svariate modalità con le quali le esperienze interiori si riflettono nei gesti, nella postura e nel movimento del corpo. Il suo lavoro enfatizza anche il ruolo che lo spazio negativo e il vuoto istituiscono con la memoria, spesso intesa come strumento conoscitivo per “completare” mentalmente una forma astratta.
Seppur distinte nei linguaggi, le opere in mostra pongono l’accento su un dialogo scandito da assonanze e divergenze formali, forme transitorie e sperimentazioni materiche, cercando di dare espressione tangibile a stati effimeri che si ripetono nel nostro quotidiano. Come rivela il titolo, il progetto sottolinea la natura ritmica dello sguardo il quale, osservando gesti e possibili azioni cristallizzati sulle superfici delle opere, non può fare altro che vagare, diventando complice nel rievocare ricordi comuni e sfere emotive che conducono a luoghi altri.
Biografie
Gizela Mickiewicz (Złotów, Polonia, 1984) vive e lavora a Varsavia. Ottiene un Master in Fine Arts presso l’accademia di Poznań, Polania. Tra le mostre personali più recenti si ricordano: L21, Palma di Maiorca (2023); Stereo, Varsavia (2022, 2020, 2017, 2015, 2011); Lucas Hirsch, Düsseldorf (2017); Arsenal, Białystok (2016); Frutta, Roma (2013), BWA Zielona Góra (2013). Tra i progetti collettivi: Lovay Fine Arts, Ginevra (2023); ASP Gallery, Cracovia (2023); Pamoja Foundation, Varsavia (2023); Museum of Textiles, Łódź (2022); ECHO Colonia (2022); Art Encounters Biennial, Public Transport Museum, Timisoara (2021); Kölnischer Kunstverein, Colonia (2022); CAC, Vilnius (2020); Zachęta – National Gallery of Art, Varsavia (2019); BOZAR, Bruxelles (2018); Bureau, New York (2015); Bunkier Sztuki, Cracovia (2015); Kunsthalle Bratislava (2015) e Museo di Arte Moderna, Varsavia (2014). Mickiewicz ha svolto residenze a Gasworks, Londra (2014) e Triangle, New York (2016).
È stata tra i finalisti del premio VIEWS – Deutsche Bank Award (2019).
Alessandro Teoldi (Milano, 1987) vive e lavora a New York. Dopo la laurea triennale in fotografia presso l’Istituto Europeo di Design di Milano, ottiene un Master in Fine Arts al Bard College di New York. Il suo lavoro è stato esposto in spazio pubblici e privati. Tra le mostre personali più recenti si ricordano: Capsule, Shanghai (2023 e 2021); Marinaro, New York (2022 e 2020); Suprainfinit Gallery, Bucarest (2018); Viasaterna, Milano (2018); The Cabin, Los Angeles (2018) e 11 Rivington, New York (2017). Tra i progetti collettivi: Taymour Grahne Projects, Londra (2022); FLAG Art Foundation, New York (2021); Magazzino Italian Art, Cold Springs, New York (2020); Klaus von Nichtssagend, New York (2017); The Camera Club of New York (2016) e International Center of Photography, New York (2013).
Nel 2019 è stato finalista per il Premio Cairo, Milano. Nel 2018 è stato selezionato per le residenze a La Brea Studio Residency presso The Cabin, Los Angeles e per The Camera Club of New York City nel 2013.
info@renatafabbri.it
Press office
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COSMO Trastevere, Roma
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