Lulù Nuti
Lulù Nuti (Roma, 1988) vive e lavora fra Roma e Parigi. La sua ricerca indaga i sentimenti di responsabilità e di impotenza che la nostra epoca provoca sull’essere umano, sulla percezione della realtà, sulla trasformazione delle abitudini e sul rapporto con la natura. Partendo dalla convinzione che la materia sia dotata di una propria intelligenza in grado di veicolare informazioni che vanno oltre il limite del linguaggio, l’artista concepisce masse scultoree ed installazioni attraverso la sperimentazione di materiali da costruzione e metalli, spesso accostati ad elementi naturali. Contraddistinti per la convivenza di una sottile dualità tra presenza e cancellazione, rottura e solidità, resistenza e fragilità, i lavori di Nuti si modellano attorno all’incontro fra l’imprevedibilità della materia e l’intenzione dell’artista, in una ricerca continua fra equilibrio e tensione.
Dopo la laurea all’Ecole Nationale Supérieure des Beaux Arts di Parigi nel 2012, Lulù Nuti ha esposto le sue opere in Italia e all’estero, in istituzioni pubbliche e private tra le quali: Biwako Biennale (Fairy Tale, Giappone, 2012); La Panacée (MFW, MO.CO., Montpellier, 2018); Istituto Italiano di Cultura di New Delhi (Living in the Chtulucene, India, 2019); Museo CAMUSAC (Rilevamenti 2, Cassino, 2020) e in gallerie private come: Galleria Alessandra Bonomo (Part 1, Roma, 2017); Galerie Italienne (La Musée, Parigi, 2020); Galleria Renata Fabbri (SOTTO, Milano, 2022).
Le mostre personali includono l’installazione site-specific per Sistema, presso il sito archeologico Case Romane del Celio (Roma, 2015) e Calcare il Mondo presso Galerie Chloé Salgado (Parigi, 2018). Nel 2018 ha fondato il duo artistico LU.PA insieme a Pamela Pintus, un’identità artistica che opera con azioni performative e opere site-specific.
Lulù Nuti (Roma, 1988) vive e lavora fra Roma e Parigi. La sua ricerca indaga i sentimenti di responsabilità e di impotenza che la nostra epoca provoca sull’essere umano, sulla percezione della realtà, sulla trasformazione delle abitudini e sul rapporto con la natura. Partendo dalla convinzione che la materia sia dotata di una propria intelligenza in grado di veicolare informazioni che vanno oltre il limite del linguaggio, l’artista concepisce masse scultoree ed installazioni attraverso la sperimentazione di materiali da costruzione e metalli, spesso accostati ad elementi naturali. Contraddistinti per la convivenza di una sottile dualità tra presenza e cancellazione, rottura e solidità, resistenza e fragilità, i lavori di Nuti si modellano attorno all’incontro fra l’imprevedibilità della materia e l’intenzione dell’artista, in una ricerca continua fra equilibrio e tensione.
Dopo la laurea all’Ecole Nationale Supérieure des Beaux Arts di Parigi nel 2012, Lulù Nuti ha esposto le sue opere in Italia e all’estero, in istituzioni pubbliche e private tra le quali: Biwako Biennale (Fairy Tale, Giappone, 2012); La Panacée (MFW, MO.CO., Montpellier, 2018); Istituto Italiano di Cultura di New Delhi (Living in the Chtulucene, India, 2019); Museo CAMUSAC (Rilevamenti 2, Cassino, 2020) e in gallerie private come: Galleria Alessandra Bonomo (Part 1, Roma, 2017); Galerie Italienne (La Musée, Parigi, 2020); Galleria Renata Fabbri (SOTTO, Milano, 2022).
Le mostre personali includono l’installazione site-specific per Sistema, presso il sito archeologico Case Romane del Celio (Roma, 2015) e Calcare il Mondo presso Galerie Chloé Salgado (Parigi, 2018). Nel 2018 ha fondato il duo artistico LU.PA insieme a Pamela Pintus, un’identità artistica che opera con azioni performative e opere site-specific.

- Lulù Nuti, Sans horizon, 2021Rame battuto, dimensioni variabili, 107,5x140 cm.
Presentata al Premio CONAI, Spazio Taverna, Rome, 2022. - Lulù Nuti, Blues, 2022Piastrelle di gesso, carboncino e pastello su carta montata su rame, 74x20x41 cm
- Lulù Nuti, Mouler le monde en sept parties (rouge), 2021Piastrelle di gesso, pigmenti, metallo, 74 x 600 cm. Veduta della mostra collettiva Windows, presso l’Accademia di San Nicolo’, Spoleto. A cura di Teodora di Robilant in collaborazione con Galleria Alessandra Bonomo. Ph. Eleonora Cerri Pecorella
- Lulù Nuti, Too much heat, nothing to eat, 2021Ferro battuto, 195x196x140 cm. Courtesy CDP. Ph. Eleonora Cerri Pecorella
- Lulù Nuti, Fin dove si stende la vista, qui regna l’attimo, 2022Girasole fuso in bronzo, motore, ai, 170x40x15 cm (veduta dell’opera di notte). Art Crossing, riattivare il genius Loci, curated by Spazio Taverna. Ph. Giuliano Del Gatto.
- Lulù Nuti, Titolo sospeso (radicanti), 2022Foglie di platano, rame, tubi di ferro industriali, 6 elementi, 350x4 cm (dettaglio). Ph. Alessandro Vasari
- Lulù Nuti, Titolo sospeso (radicanti), 2022Foglie di platano, rame, tubi di ferro industriali,
6 elementi, 350x4 cm. Veduta della mostra Ante Operam, Piano Bi Arte Contemporanea presso Palazzo Marescalchi Belli, Roma. Ph. Eleonora Cerri Pecorella - Lulù Nuti, DIVISO 4, 2019Cemento, pigmenti, 22,5x45,5x22,5 cm (ognuno). Ph. Alessandro Vasari
- Lulù Nuti, Le plein de mes murs est le vide de leur terre, 2020Avanzi da Calcare il mondo, disegno montato su rame.
- Lulù Nuti, Le plein de mes murs est le vide de leur terre, 2020Avanzi da Calcare il mondo, disegno montato su rame.
- Lulù Nuti, Le plein de mes murs est le vide de leur terre, 2020Avanzi da Calcare il mondo, disegno montato su rame.
- Lulù Nuti, Le plein de mes murs est le vide de leur terre, 2020Avanzi da Calcare il mondo, disegno montato su rame.
- Lulù Nuti, Autoproduction, 2021Gesso, cemento, colla per piastrelle, poliuretano espanso, metallo, carta, 20,5x21x100 cm. Esposto alla mostra personale dell’artista Terrain Amère presso la Galerie Chloé Salgado, Parigi. Ph. Gregory Copitet

- Jeanine Brito,
- Linda Carrara,
- Lulù Nuti

- Lulù Nuti
Casa Cipriani Milano
23 maggio – 26 ottobre 2024
A cura di Damiana Leoni e Chiara Conte

- Lulù Nuti
22 giugno – 29 settembre 2024
Promosso da Fondazione Elpis
È tutto vero, un progetto di Lulù Nuti
A cura di ALTROVE – Ehab Halabi Abo Kher
Opening domenica 23 giugno, ore 17
Corso Pietro Lazzaro, 4
Motta Filocastro – fraz. Limbadi (VV), Calabria

- Lulù Nuti
Ex Gazometro Roma Ostiense
2 giugno – 30 ottobre 2024
Curato da Spazio Taverna

- Lulù Nuti
Palazzo Collicola, Spoleto (PG),
28 giugno – 20 settembre 2024
Curato da Spazio Taverna