Andrea Martinucci
Andrea Martinucci (Roma, 1991) vive e lavora fra Milano e Roma. Il suo fare artistico si nutre di assemblaggi e intricate sovrapposizioni pittoriche capaci di generare ambientazioni rarefatte e surreali. Attraverso processi di lacerazione, frammentazione e ricomposizione dell’immagine, l’artista crea narrazioni metaforiche non lineari che utilizzano l’umorismo, l’assurdità e la poesia per esplorare temi come l’amnesia, il trauma e la sublimazione. Nel tentativo di ipotizzare forme e dimensioni “altre” di esistenza, Martinucci interroga l’ordinarietà della realtà circostante accogliendo attraverso il medium pittorico tutto ciò che è fortuito ed ignoto. Guanti in lattice, sedie, scarpe, elementi vegetali – detriti di una società che accelera inesorabilmente verso il proprio collasso – sono i soggetti ricorrenti nei suoi lavori. Attingendo da inconsce reminiscenze che emergono sotto forma di libere associazioni, Martinucci invita lo spettatore ad esplorare mondi indefiniti e sospesi, nuovi spazi entro cui maturare una maggiore consapevolezza del proprio io interiore.
Le sue opere sono state esposte in mostre personali e collettive presso: IIC Los Angeles (2022); IUNO, Roma (2022); Renata Fabbri, Milano (2022, 2021 e 2019); VUNU Gallery, Kosice (2020); ZETA Contemporary Art Center, Tirana (2021); Tang Contemporary Art, Hong Kong (2020); In De Ruimte, Gent (2019); Palazzo Reale, Milano (2019); FuturDome, Milano (2017); Museo Archeologico e d’Arte della Maremma, Grosseto (2017); Institut Français – Palazzo delle Stelline, Milano (2016); Mattatoio, Roma (2016); Palazzo delle Esposizioni, Roma (2012); Museo d’Arte Contemporanea Villa Croce, Genova (2012) e Fondazione Pastificio Cerere, Roma (2012). Nel 2020 Martinucci è tra i vincitori di Cantica21. Italian Contemporary Art Everywhere (MAECI-DGSP/MiC-DGCC), con l’opera Turbomondi (Melodia), una video installazione destinata alla collezione pubblica dell’Istituto Centrale per la Grafica, Roma. Ha preso parte a diversi progetti tra cui: Tonight we are young – New Italian Art, Triennale, Milano (2022); Fenomeno Pasquarosa, La Fondazione – Fondazione Nicola Del Roscio, Roma (2020); MANIFesta – Iniziative di II, MACRO – Museo d’Arte Contemporanea di Roma (2021); Rereading the Archive, Fondazione ICA Milano (2022) e SPRINT, Spazio O’, Milano (2017).
Andrea Martinucci (Roma, 1991) vive e lavora fra Milano e Roma. Il suo fare artistico si nutre di assemblaggi e intricate sovrapposizioni pittoriche capaci di generare ambientazioni rarefatte e surreali. Attraverso processi di lacerazione, frammentazione e ricomposizione dell’immagine, l’artista crea narrazioni metaforiche non lineari che utilizzano l’umorismo, l’assurdità e la poesia per esplorare temi come l’amnesia, il trauma e la sublimazione. Nel tentativo di ipotizzare forme e dimensioni “altre” di esistenza, Martinucci interroga l’ordinarietà della realtà circostante accogliendo attraverso il medium pittorico tutto ciò che è fortuito ed ignoto. Guanti in lattice, sedie, scarpe, elementi vegetali – detriti di una società che accelera inesorabilmente verso il proprio collasso – sono i soggetti ricorrenti nei suoi lavori. Attingendo da inconsce reminiscenze che emergono sotto forma di libere associazioni, Martinucci invita lo spettatore ad esplorare mondi indefiniti e sospesi, nuovi spazi entro cui maturare una maggiore consapevolezza del proprio io interiore.
Le sue opere sono state esposte in mostre personali e collettive presso: IIC Los Angeles (2022); IUNO, Roma (2022); Renata Fabbri, Milano (2022, 2021 e 2019); VUNU Gallery, Kosice (2020); ZETA Contemporary Art Center, Tirana (2021); Tang Contemporary Art, Hong Kong (2020); In De Ruimte, Gent (2019); Palazzo Reale, Milano (2019); FuturDome, Milano (2017); Museo Archeologico e d’Arte della Maremma, Grosseto (2017); Institut Français – Palazzo delle Stelline, Milano (2016); Mattatoio, Roma (2016); Palazzo delle Esposizioni, Roma (2012); Museo d’Arte Contemporanea Villa Croce, Genova (2012) e Fondazione Pastificio Cerere, Roma (2012). Nel 2020 Martinucci è tra i vincitori di Cantica21. Italian Contemporary Art Everywhere (MAECI-DGSP/MiC-DGCC), con l’opera Turbomondi (Melodia), una video installazione destinata alla collezione pubblica dell’Istituto Centrale per la Grafica, Roma. Ha preso parte a diversi progetti tra cui: Tonight we are young – New Italian Art, Triennale, Milano (2022); Fenomeno Pasquarosa, La Fondazione – Fondazione Nicola Del Roscio, Roma (2020); MANIFesta – Iniziative di II, MACRO – Museo d’Arte Contemporanea di Roma (2021); Rereading the Archive, Fondazione ICA Milano (2022) e SPRINT, Spazio O’, Milano (2017).

- Andrea Martinucci, Carezze, 2022Veduta della mostra presso Renata Fabbri, Milano. Foto: Alberto Fanelli.
- Andrea Martinucci, Carezze, 2022Veduta della mostra presso Renata Fabbri, Milano. Foto: Alberto Fanelli.
- Andrea Martinucci, Carezze, 2022Veduta della mostra presso Renata Fabbri, Milano. Foto: Alberto Fanelli.
- Andrea Martinucci, Noi, 2021Acrilico e grafite su tela, 111x167x2,5 cm. Foto: Alberto Fanelli.
- Andrea Martinucci, Ieri non eri con me, 2021Acrilico e grafite su tela con cornice in legno sublimato, 48x68x5,5 cm. Foto: Alberto Fanelli.
- Andrea Martinucci, Domenica, 2022Acrilico e grafite su tela, 111x167x2,5 cm. Foto: Alberto Fanelli.
- Andrea Martinucci, Turbomondi (balletto su Sonata n. 6 Vivace), 2020Acrilico, grafite e polvere su tela da proiezione, 161,5x83,5 cm.
- Andrea Martinucci, Turbomondi (tentativo di presa), 2020Acilico, grafite e polvere su tela da proiezione, 42,5x30,5 cm.
- Andrea Martinucci, Finestra, 2021Acrilico e grafite su tela, 111x167x2,5 cm. Foto: Alberto Fanelli.
- Andrea Martinucci, Giravolte oplà, 2021Acrilico e grafite su tela con cornice in legno sublimato. 48x68x5,5 cm. Foto: Alberto Fanelli.
- Andrea Martinucci, Nel fiume che si sciacqua, 2021Acrilico e grafite su tela con cornice in legno sublimato. 48x68x5,5 cm. Foto: Alberto Fanelli.
- Andrea Martinucci, A occhi chiusi, 2021Acrilico e grafite su tela con cornice in legno sublimato. 48x68x5,5 cm. Foto: Alberto Fanelli.
- Andrea Martinucci, Tu ridevi io fumavo, 2021Acrilico e grafite su tela con cornice in legno sublimato, 48x68x5,5 cm. Foto: Alberto Fanelli.
- Andrea Martinucci, L’esistenza minuta, 2021Acrilico e grafite su tela con cornice in legno sublimato, 48x68x5,5 cm. Foto: Alberto Fanelli.
- Andrea Martinucci, Tutti i fiori che mangerò, 2022Acrilico e grafite su tela con cornice in legno sublimato, 48x68x5,5 cm. Foto: Alberto Fanelli.
- Andrea Martinucci, Era scritto così, 2021Acrilico e grafite su tela con cornice in legno sublimato. 48x68x5,5 cm. Foto: Alberto Fanelli.
- Andrea Martinucci, Grattacieli con alberi, 2022Acrilico e grafite su tela con cornice in legno sublimato, 48x68x5,5 cm. Foto: Alberto Fanelli.

- Andrea Martinucci



- Andrea Martinucci

- Bea Bonafini,
- Andrea Martinucci,
- Serena Vestrucci
14 – 16 Ottobre, 2022
Main Section
Pad. 12 – Booth H7

- T-Yong Chung,
- Andrea Martinucci,
- Florian Roithmayr
11-13 Ottobre, 2019
Pad. 12 – Booth SC7

- Rebecca Ackroyd,
- Sophie Ko,
- Andrea Martinucci
13-15 Ottobre, 2018
Pad. 12 – Booth SC7

- Serena Vestrucci
L’opera Abbronzatissimi (2023) è entrata ufficialmente nella collezione permanente del Museo Santa Maria della Scala a Siena.